Vieste

Sull'estrema punta orientale del promontorio del Gargano si trova Vieste, la cittadina più grande e popolosa del Gargano dove il cuore medievale arroccato sull'estrema punta convive con la parte più moderna dove si trova anche il porto per i collegamenti con le Tremiti Manfredonia e la Croazia.

Pizzomunno

Il simbolo di Vieste è il Pizzomunno, un monolite di roccia calcarea alto 25 metri a cui sono legate molte leggende tra cui la più seducente è quella dell'amore tra Cristalda ed il giovane Pizzomunno, pescatore che le sirene volevano come loro re e amante ma sordo alle loro offerte perché innamorato di Cristalda. Le sirene rapirono Cristalda dalla spiaggia e la trascinarono in fondo al mare; a nulla valsero i tentativi di Pizzomunno di riprenderla e riportarla a riva. Il giorno seguente i pescatori trovarono sulla spiaggia Pizzomunno che il dolore aveva trasformato in pietra.

Le spiagge più belle del Gargano

La cittadina ha origini antichissime con presenze diverse che si sono susseguite nei secoli ma prevalente su tutte rimane l'impronta lasciata dalla dominazione Sveva. Nel 1242 Federico II per difendere la cittadina fece costruire il castello con una singolare pianta triangolare con tre torri circolari che nel XVI secolo furono trasformate in bastiani a punta di lancia che oggi dominano la Spiaggia più vicina al centro del paese detta appunto Spiaggia del Castello.

La costa del territorio di Vieste è caratterizzata da una linea di riva molto frastagliata ricca di grotte, insenature e calette su cui si aprono alcune delle spiagge più belle del Gargano. Nei pressi del centro ci sono le due grandi spiagge sabbiose della Scialara (o del Castello) e di San Lorenzo e poi andando verso Mattinata si trovano la Spiaggia dei Colombi, spiaggia di Porto Greco, spiaggia dei Pipistrelli, Cala Sanguinara ed ancora molte altre.

Arco di San Felice

E poi c'è l'Arco di San Felice, gioiello paesaggistico; si tratta di un vero e proprio arco che l'azione del mare e del vento hanno scolpito nella bianca roccia calcarea.
L'arco è situato nella Baia di San Felice ad appena 8 km da Vieste ; la sua spiaggia sabbiosa lunga appena 100 metri è raggiungibile solo via mare o dalla struttura ricettiva che è posta sulle colline retrostanti.

Faro di S. Eufemia

Per gli amanti della pesca sportiva è quasi obbligatoria l'escursione sino al Faro di S. Eufemia accompagnati dai pescatori di Vieste che le organizzano con partenza la mattina presto; nelle acque del faro anche una semplice canna da punta con lenza di nylon per la pesca a bolentino consentono di misurarsi con pagelli e sgombri in una sfida ad armi pari che, per la pescosità, consente anche ai neofiti di ritornare dalla battuta sentendosi soddisfatti.

Ma si può pescare anche dai trabucchi, un antico sistema di pesca le cui origini risalirebbero addirittura ai Fenici. Il trabucco è una costruzione ingegneristica dove un sistema di pali di legno conficcati sulla roccia davanti a fondali sabbiosi con profondità di almeno 5 metri consente di praticare la pesca con la rete a bilancia che, i pescatori del Gargano chiamano trabucchetto.
Le acque sono ricche di pesci e sui fondali le acque pulite favoriscono la crescita di molte varietà di piante acquatiche tra cui anche il falso corallo nero, una pianta che si credeva estinta e che è invece stata ritrovata, un vero miracolo se si considera che cresce solo 2 micron ogni anno.

Il pesce trionfa anche sulla tavola con il fragagghiamme, pesciolini che si consumano crudi conditi con il limone oppure fritti, un antipasto tipico della Capitanata, e poi con le ostriche piatte a chilometro zero coltivate nelle acque del Parco Nazionale del Gargano.